La Manovra 2026 mette il turbo alla transizione energetica delle imprese italiane. Arriva un pacchetto di incentivi pensato per chi vuole produrre energia pulita, innovare e risparmiare: la ZES Unica viene prorogata fino al 2028, debutta il nuovo Maxi Ammortamento “green” e si rafforza la Nuova Sabatini per finanziare macchinari e impianti fotovoltaici.
Un mix di strumenti fiscali e finanziari che dà stabilità, liquidità e convenienza a chi sceglie di investire oggi in autoconsumo, efficienza e sostenibilità.
La Legge di Bilancio 2026 introduce un pacchetto di misure pensato per favorire la crescita sostenibile e l’efficienza energetica del sistema produttivo italiano. Tre strumenti in particolare si confermano strategici per chi punta su impianti fotovoltaici e tecnologie green: ZES Unica prorogata al 2028, nuovo Maxi Ammortamento con premialità ambientali e rifinanziamento della Nuova Sabatini.
L’obiettivo è sostenere le imprese che investono in innovazione, digitalizzazione e transizione energetica, offrendo vantaggi fiscali e maggiore stabilità normativa.
1. ZES Unica prorogata al 2028: stabilità e nuovi fondi per il Sud
Il credito d’imposta ZES Unica resta attivo fino al 31 dicembre 2028, con risorse dedicate per garantire continuità: 2,3 miliardi di euro nel 2026, 1 miliardo nel 2027 e 750 milioni nel 2028.
Questa estensione consente alle aziende del Mezzogiorno di pianificare con maggiore sicurezza investimenti in impianti fotovoltaici, efficientamento energetico e modernizzazione produttiva. Le nuove regole, definite nel DDL di Bilancio, aggiornano le modalità di comunicazione e fruizione del beneficio presso l’Agenzia delle Entrate.
La misura resta cumulabile con altri incentivi nazionali o regionali, purché si rispettino i limiti europei sugli aiuti di Stato.
Perché è rilevante per il fotovoltaico industriale:
- Permette di ridurre l’investimento iniziale sugli impianti;
- Agevola la realizzazione di progetti di autoconsumo nelle aree più energivore;
- Stabilizza i costi energetici nel medio-lungo periodo.
2. Maxi Ammortamento 2026: deduzioni fino al +220% per gli investimenti green
La Manovra reintroduce un regime di super e iper ammortamento potenziato, sostitutivo dei precedenti crediti “Transizione 4.0/5.0”.
Le aliquote di deduzione maggiorata sono articolate su tre fasce:
- +180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro (+220% se green);
- +100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni (+140% se green);
- +50% per importi oltre 10 e fino a 20 milioni (+90% se green).
Un investimento fotovoltaico da 4 milioni di euro, se classificato “green”, potrà beneficiare di una deduzione fino a 9,6 milioni, generando un risparmio fiscale IRES superiore a 1,3 milioni di euro (stima orientativa variabile in base alla posizione dell’impresa).
Per accedere alle maggiorazioni “green”, l’intervento deve consentire una riduzione misurabile dei consumi energetici, solitamente tra il 3% e il 5%, requisito facilmente ottenibile con impianti in autoconsumo dotati di sistemi di monitoraggio e ottimizzazione.
La misura è cumulabile con la ZES Unica e con agevolazioni locali, a condizione che le spese siano distinte e tracciate in modo chiaro. È quindi essenziale una pianificazione fiscale accurata e la predisposizione di un dossier tecnico dettagliato.
3. Nuova Sabatini: liquidità e agevolazioni per impianti produttivi
Il rifinanziamento della Nuova Sabatini prevede 200 milioni di euro per il 2026 e 450 milioni per il 2027, con l’obiettivo di sostenere l’acquisto o il leasing di impianti fotovoltaici, macchinari e tecnologie digitali.
Il beneficio consiste in un contributo in conto interessi sui finanziamenti bancari e, per progetti a elevata valenza ambientale o digitale, può essere integrato con ulteriori agevolazioni a fondo perduto.
Questo strumento, semplice e rapido da attivare, resta uno dei più efficaci per favorire l’adozione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili anche da parte delle PMI.
I vantaggi per le imprese
- Minori costi energetici: la combinazione di incentivi e autoconsumo riduce il costo medio del kWh e accelera il ritorno dell’investimento.
- Maggiore stabilità finanziaria: l’autoproduzione consente di svincolarsi dalle oscillazioni dei prezzi dell’energia.
- Benefici fiscali concreti: la deduzione fino al +220% consente un notevole risparmio d’imposta e un miglioramento del risultato operativo.
- Migliore profilo ESG: gli investimenti in tecnologie rinnovabili aumentano il rating di sostenibilità aziendale e facilitano l’accesso al credito.
- Cumulo strategico: utilizzando correttamente ZES, Maxi Ammortamento e Sabatini, si ottiene un effetto leva significativo senza violare i limiti di aiuto UE.
Opportunità per chi investe nel fotovoltaico industriale
Il pacchetto di misure 2026 è pensato per rendere gli impianti fotovoltaici aziendali ancora più competitivi. Le imprese che scelgono di investire oggi possono:
- abbattere l’investimento iniziale tramite credito d’imposta e super deduzioni;
- accedere a finanziamenti agevolati o contributi in conto interessi;
- migliorare la sostenibilità ambientale e l’immagine del brand;
- incrementare la produttività grazie all’energia autoprodotta e stabile nel tempo.
In un contesto di costi energetici incerti e pressioni climatiche crescenti, il fotovoltaico rappresenta una scelta strategica che unisce efficienza, autonomia e vantaggi fiscali.
Una finestra unica per investire in energia pulita
La Manovra 2026 apre un periodo particolarmente favorevole per la transizione energetica delle imprese italiane.
Con la ZES Unica estesa fino al 2028, il Maxi Ammortamento fino al +220% per gli investimenti green e il rifinanziamento della Nuova Sabatini, il quadro normativo diventa finalmente stabile e vantaggioso.
Chi pianifica oggi un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo può:
- ridurre in modo significativo i costi energetici;
- sfruttare incentivi fiscali e finanziari coordinati;
- valorizzare la propria azienda sotto il profilo ambientale ed economico.
Le imprese che si muovono per tempo potranno beneficiare di tutte le opportunità della nuova manovra, consolidando la propria competitività e contribuendo concretamente alla transizione energetica nazionale.
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