Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025, che introduce l’Avviso pubblico per la selezione di progetti dedicati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (FER).
La misura, finanziata dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021–2027 (PN RIC), mette a disposizione 262 milioni di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo, con la possibilità di integrare sistemi di accumulo elettrochimico per l’utilizzo differito dell’energia.

Se la tua impresa ha sede o opera in un’area industriale, artigianale o produttiva di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia, questa è un’opportunità concreta per abbattere i costi energetici, migliorare la redditività e accelerare la transizione verso la sostenibilità.

Le domande di partecipazione potranno essere inviate dal 3 dicembre 2025 alle ore 10:00 fino al 3 marzo 2026 alle ore 10:00, attraverso la piattaforma digitale del GSE.

Obiettivo e funzionamento del Decreto 424/2025

L’avviso sostiene gli investimenti volti alla realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato e, facoltativamente, all’autoconsumo differito tramite sistemi di accumulo “behind-the-meter”. Non è ammesso presentare progetti che prevedano solo sistemi di accumulo, senza impianto di produzione.

Gli impianti devono avere potenza compresa tra 10 kW e 1.000 kW e possono includere interventi di potenziamento su impianti già esistenti (ma non rifacimenti totali). L’energia prodotta e non consumata né accumulata dovrà essere ceduta gratuitamente al GSE per un periodo di 20 anni.

Beneficiari e dotazione finanziaria

  • Fondi disponibili: 262 milioni di euro.
  • Destinatari: tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, incluse reti di imprese con soggettività giuridica, che realizzano impianti in aree industriali, produttive o artigianali situate in Comuni con più di 5.000 abitanti delle sette regioni ammissibili.
  • Ripartizione delle risorse: il 60% dei fondi è destinato alle PMI, di cui almeno il 25% riservato a micro e piccole imprese.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili al contributo:

  • Impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici: acquisto, trasporto, installazione, connessione alla rete, messa in esercizio, nonché le opere civili strettamente necessarie. Per gli impianti termo-fotovoltaici rientrano anche le componenti termiche come tubazioni, valvole, pompe e centraline di controllo.
  • Sistemi di accumulo elettrochimico: costi per acquisto, installazione, componentistica, messa in servizio e opere civili indispensabili.

Tutti i beni devono essere nuovi di fabbrica; non sono ammesse forme di leasing o noleggio finanziario.

Requisiti tecnici principali

I sistemi di accumulo dovranno essere dimensionati per l’autoconsumo:

  • la quota di energia prodotta e autoconsumata non può superare il 90% del totale prodotto;
  • le batterie dovranno assorbire almeno il 75% dell’energia generata dall’impianto cui sono collegate, su base annua.

Contributi e percentuali di incentivo

Il Decreto Direttoriale 424/2025 prevede contributi differenziati in base alla dimensione dell’impresa e alla tecnologia utilizzata.

Per gli impianti fotovoltaici, le agevolazioni arrivano fino al 58% per le piccole imprese, mentre le medie possono ottenere un contributo del 48% e le grandi imprese del 38%.
Nel caso degli impianti termo-fotovoltaici, le percentuali aumentano ulteriormente: 63% per le piccole imprese, 53% per le medie e 43% per le grandi.
Infine, per i sistemi di accumulo elettrochimico, l’intensità di aiuto varia dal 28% per le grandi aziende al 48% per le piccole, passando per un 38% destinato alle imprese di medie dimensioni.

In sintesi, il decreto premia maggiormente le PMI, riconoscendo il loro ruolo chiave nella diffusione dell’autoconsumo e della produzione di energia rinnovabile.

Maggiorazioni premiali

  • +5 punti percentuali se si utilizzano moduli fotovoltaici di categoria B o C iscritti al Registro ENEA delle tecnologie per il fotovoltaico.
  • +2 punti percentuali per i moduli categoria A o per le imprese in possesso della certificazione ISO 50001 sulla gestione dell’energia.

Il Registro ENEA distingue i moduli in tre categorie (A, B, C), in base a efficienza minima e provenienza europea delle celle, premiando le tecnologie più performanti e sostenibili.

Benefici concreti per le imprese

Investire in impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici con il sostegno del Decreto 424/2025 significa:

  • Ridurre sensibilmente i costi energetici, producendo energia pulita in autonomia.
  • Aumentare la stabilità dei margini operativi, proteggendo l’azienda dalla volatilità dei prezzi dell’elettricità.
  • Sfruttare un contributo a fondo perduto fino al 63% delle spese, incrementabile con moduli ad alta efficienza e certificazioni energetiche.
  • Garantire continuità operativa, grazie all’integrazione con sistemi di accumulo che migliorano la sicurezza energetica.
  • Valorizzare l’immagine aziendale, grazie all’allineamento con criteri ESG e principi di sostenibilità ambientale.

Esempi indicativi

  • Una PMI manifatturiera in Puglia che installa un impianto da 500 kWp con 800 kWh di storage può ottenere un contributo del 48% per il fotovoltaico e del 38% per l’accumulo.
    Con moduli di categoria B o C e certificazione ISO 50001, la percentuale sul FV può crescere fino a +7 punti.

  • Una piccola azienda agroalimentare in Sicilia che realizza un impianto termo-fotovoltaico da 200 kWp può accedere a un contributo fino al 63% dei costi.

Termini di presentazione e procedura

  • Periodo di apertura: dal 3 dicembre 2025 ore 10:00 al 3 marzo 2026 ore 10:00.
  • Modalità di candidatura: esclusivamente tramite la piattaforma online del GSE, che si occuperà anche della valutazione tecnica dei progetti.
  • Gestione amministrativa: affidata alla Direzione Generale Programmi e Incentivi Finanziari del MASE.
  • Localizzazione degli interventi: Comuni con oltre 5.000 abitanti nelle sette regioni ammissibili del Mezzogiorno.
  • Potenza ammissibile: tra 10 e 1.000 kW per impianto, con possibilità di includere sistemi di accumulo “behind-the-meter”.

Il Decreto Direttoriale 424/2025 rappresenta una leva strategica per accelerare la transizione energetica delle imprese del Sud Italia. Con contributi fino al 63%, premi aggiuntivi per l’efficienza e una procedura chiara e digitale, questa misura può trasformarsi in un vantaggio competitivo duraturo.