Il MASE ha ufficialmente pubblicato le Regole Operative della misura PN RIC con il Decreto Direttoriale 468/2025: il documento che rende pienamente attivo l’Avviso per la selezione dei progetti di autoproduzione da FER nelle imprese del Sud.
Con questa pubblicazione si apre il passaggio più atteso: dal 3 dicembre 2025 le imprese potranno presentare domanda per ottenere contributi fino al 63% per impianti fotovoltaici, termo-fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Il nuovo impianto regolatorio chiarisce chi può accedere, quali interventi sono ammissibili, quali spese possono essere finanziate e come verranno valutati i progetti.
Per le aziende industriali e produttive del Mezzogiorno, è un’occasione concreta per tagliare il costo dell’energia e investire in autonomia energetica.
Cosa prevedono le Regole Operative della misura PN RIC
Le Regole Operative fissano in modo dettagliato come accedere ai contributi destinati agli impianti FER in autoconsumo. Ecco i punti chiave.
Beneficiari e territori ammessi
Sono ammesse imprese di qualsiasi dimensione (micro, piccole, medie e grandi), incluse reti d’impresa dotate di soggettività giuridica.
La misura è riservata alle unità produttive situate in Comuni con più di 5.000 abitanti delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’intervento deve essere realizzato in aree industriali, produttive o artigianali dell’unità produttiva.
Interventi finanziabili
La misura finanzia interventi che prevedono:
- Impianti fotovoltaici per autoconsumo
- Impianti termo-fotovoltaici
- Sistemi di accumulo elettrochimico collegati agli impianti FER
- Opere elettriche, civili e strutturali strettamente necessarie
- Sistemi di monitoraggio e controllo
- Costi di connessione e messa in esercizio
Gli impianti devono essere nuovi, installati “dietro il contatore” e destinati prioritariamente all’autoconsumo. Non sono ammessi interventi privi di impianto FER o impianti realizzati esclusivamente per l’immissione in rete.
Premialità previste
Le Regole Operative introducono maggiorazioni per:
- utilizzo di moduli iscritti al Registro ENEA (classi A–C)
- presenza di certificazione ISO 50001
- aumento della quota di autoconsumo prevista
- migliori performance energetiche rispetto allo stato attuale
Le premialità incidono sia sulle intensità di aiuto, sia sul punteggio di graduatoria.
Criteri di valutazione
La selezione dei progetti avviene tramite punteggio. I criteri includono: efficienza energetica dell’intervento, quota di autoconsumo atteso, rapporto costi/benefici, tempi di realizzazione, qualità tecnologica dei componenti e sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni.
I progetti saranno inseriti in graduatoria fino ad esaurimento fondi.
Spese ammissibili, vincoli e tempistiche
Le Regole Operative dedicano un’ampia sezione alla definizione delle spese che possono essere finanziate e dei vincoli temporali da rispettare. Si tratta di indicazioni cruciali per le imprese, perché determinano cosa può essere rendicontato e come deve essere gestito l’intervento per non incorrere in tagli o revoche del contributo.
Spese ammissibili
Rientrano tra le spese ammissibili tutti i costi necessari alla realizzazione dell’impianto in autoconsumo. Si parte naturalmente dai moduli fotovoltaici o termo-fotovoltaici e dagli inverter, insieme ai cablaggi, ai quadri elettrici e a tutte le apparecchiature necessarie al corretto funzionamento del sistema. Sono finanziabili anche i sistemi di accumulo elettrochimico, sempre a servizio dell’impianto FER.
Il bando permette inoltre di includere le opere di supporto strutturale e gli eventuali interventi di adeguamento della copertura, purché strettamente correlati all’installazione dei moduli. Sono considerate ammissibili anche le opere edili indispensabili, i componenti per il monitoraggio e la telegestione dell’impianto, i costi per la connessione alla rete e gli oneri tecnici richiesti dal distributore. Una quota delle spese professionali, come progettazione e direzione lavori, può anch’essa essere rendicontata nei limiti percentuali stabiliti.
Spese escluse
Restano invece fuori dal perimetro del contributo alcune categorie di costo. Non sono ammissibili i beni usati né i canoni di leasing – operativo o finanziario – relativi alle apparecchiature incentivate. Sono esclusi anche gli interventi che non abbiano un legame diretto e dimostrabile con il progetto FER, così come tutte le spese sostenute prima della presentazione ufficiale della domanda, che non possono essere in alcun modo rendicontate.
Tempistiche
Le tempistiche sono un elemento centrale delle Regole Operative. I lavori possono essere avviati solo dopo l’invio della domanda, mai prima, e devono essere completati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. La misura prevede la possibilità di ottenere anticipazioni: un acconto fino al 30% oppure erogazioni sulla base di un SAL (stato avanzamento lavori) pari al 50% delle spese ammissibili. Il saldo finale deve essere richiesto ed erogato entro 90 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto.
Si tratta di vincoli stringenti: eventuali ritardi o inadempienze possono comportare la revoca totale o parziale dell’agevolazione, motivo per cui una pianificazione accurata del cronoprogramma è fondamentale.
Come inviare la domanda: cosa prevede il portale GSE
La domanda va presentata esclusivamente tramite il Portale PNRIC-FTV accessibile dall’Area Clienti GSE.
Il processo prevede:
- Verifica preliminare dei requisiti (territoriali, tecnici e dimensionali)
- Accesso o registrazione all’Area Clienti GSE
- Compilazione della scheda progetto
- Caricamento documentazione tecnica e amministrativa
- Invio telematico e protocollazione
Tra gli allegati obbligatori:
- Relazione tecnica
- Preventivi dettagliati
- Dichiarazioni ai fini degli aiuti di Stato
- Titoli autorizzativi/asseverazioni
- Piano dei costi e cronoprogramma
Domande aperte dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026: le domande potranno essere inviate esclusivamente online tramite il portale PNRIC-FTV all’interno dell’Area Clienti GSE.
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